Esposto per responsabilità contabile in relazione al patrocinio pubblico al Toscana Pride 2018

Destinatario: Enrico Rossi governatore della Toscana

 

Esposto per responsabilità contabile in relazione al patrocinio pubblico al Toscana Pride 2018

Esposto per responsabilità contabile in relazione al patrocinio pubblico al Toscana Pride 2018

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il 16 giugno 2018 a Siena si terrà il consueto Toscana Pride, manifestazione dell’orgoglio LGBT. 
Già l’anno scorso ho notato un condiviso consenso da parte delle associazioni più varie ed una serie di patrocini pressoché infinita da parte delle amministrazioni pubbliche e istituzioni locali. 
A partire dalla regione Toscana, quasi tutte le province e un grandissimo numero di comuni. 
Curiosamente, la divisione appariva ed appare evidente: le amministrazioni legate al PD o ai Cinque Stelle, conferivano il loro patrocinio, con l’erogazione con contributi in denaro o con l’offerta di servizi gratuiti, mentre i comuni di centrodestra lo negavano.

Leggendo il manifesto del Toscana Pride mi sono domandato come il mio Comune, la Provincia di Arezzo e la Regione Toscana, avessero potuto portare i loro gonfaloni in mano ad assessori e sindaci con tanto di fascia tricolore ad un manifestazione che promuove a chiare lettere:

  • la poligamia (vietata dall’art. 556 del codice penale)
  • la ridefinizione di famiglia (riconosciuta nella Costituzione)
  • l’adozione ai single e alle coppie omosessuali (espressamente vietata dalla legge sulle adozioni)
  • il matrimonio egualitario (dichiarato non necessario e normato appena due anni fa dalle unioni civili, quale formazione sociale specifica diversa dalla famiglia)
  • l’autoinseminazione per le donne single e l’utero in affitto (vietati dall’art. 12 della legge 19 febbraio 2004 n. 40, recante Norme in materia di procreazione medicalmente assistita, con divieto esteso anche alla fase pubblicitaria al comma 6 del medesimo articolo)

Chiedo, pertanto, di verificare se tali patrocini consistenti in erogazioni di denaro pubblico per pubblicizzare e promuovere atti contrari alla legge vigente, oltre ad essere lesivi dei cittadini che, pur riconoscendo il loro diritto a manifestare, non si sentono rappresentati da queste istanze, ma vi si vedono trasportati nelle istituzioni e nei gonfaloni presenti, costituiscano un ipotesi di responsabilità contabile per uso scorretto e indebito di denaro pubblico, con conseguente danno erariale ai sensi del R.D. del 12 luglio 1934, n. 1214 e successive modificazioni, sino alla legge 14 gennaio 1994, n. 20 e successive modifiche.

È infatti illegittimo patrocinare e sovvenzionare manifestazioni così nettamente contrarie alle leggi dello stato; anche con patrocini gratuiti, utilizzando soldi pubblici nel lavoro svolto dalla giunta e dal personale amministrativo, nella pubblicità e nella messa a disposizione di spazi e servizi. Nei casi più gravi come la pubblicizzazione della gestazione per altri o utero in affitto, si compie peraltro un illecito ancora più grave con il patrocinio ad attività che prevedono sanzioni consistenti (legge 40/2004 cit.) e addirittura la pena della reclusione.

I predetti patrocini attualmente concessi e visibili aggiornati sul sito www.toscanapride.eu dovrebbero essere quindi ritirati, e gli amministratori pubblici delle Amministrazioni locali devono essere perseguiti.

Per tali ragioni, il sottoscritto Filippo Fiani, come meglio identificato in epigrafe, nella sua qualità di Presidente dell'associazione culturale Difesa Dei Valori Valdarno, domiciliato presso l’Avv. Francesco Vannicelli ha proposto un esposto alla Procura Regionale presso la Corte dei Conti  affinché vengano disposti gli opportuni accertamenti in merito a tutti i fatti esposti, ed affinché si proceda per sanzionare le condotte indicate nel presente atto, sotto il profilo della responsabilità contabile, con eventuale trasmissione alla competente Procura della Repubblica se si ravvisassero più gravi ipotesi di reato.

 

Questa petizione è stata creata da un cittadino o un'associazione non affiliati a CitizenGO. CitizenGO non è quindi responsabile dei suoi contenuti.
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Destinatario: Enrico Rossi governatore della Toscana

Gentile governatore Rossi,

Le chiediamo di ripristinare la legalità, perché i patrocini non sono strumenti di propaganda politica o da usare in modo lobbistico e preferenziale, ma servono a dare la possibilità a tutti di comprendere se un evento è rispettoso dell'ordine pubblico. Non possiamo permettere che i soldi dei contribuenti, già pochi, vengano sperperati per motivi ideologici e di parte.

Le chiediamo di togliere il patrocinio al Toscana Pride e sia dalla regione che ta tutte le amministrazioni provinciali e comunali e di sospendere e far sospendere ogni eventuale finanziamento pubblico a questo evento.

Cordiali saluti,

Filippo Fiani, presidente dell’associazione culturale “Difesa dei Valori Valdarno”.

[Il tuo nome]

Destinatario: Enrico Rossi governatore della Toscana

Gentile governatore Rossi,

Le chiediamo di ripristinare la legalità, perché i patrocini non sono strumenti di propaganda politica o da usare in modo lobbistico e preferenziale, ma servono a dare la possibilità a tutti di comprendere se un evento è rispettoso dell'ordine pubblico. Non possiamo permettere che i soldi dei contribuenti, già pochi, vengano sperperati per motivi ideologici e di parte.

Le chiediamo di togliere il patrocinio al Toscana Pride e sia dalla regione che ta tutte le amministrazioni provinciali e comunali e di sospendere e far sospendere ogni eventuale finanziamento pubblico a questo evento.

Cordiali saluti,

Filippo Fiani, presidente dell’associazione culturale “Difesa dei Valori Valdarno”.

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