"Tu nasci e hai un padre e una madre" #SupportDolceGabbana

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Nel numero di Panorama uscito lo scorso 18 marzo, i famosi stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana hanno rilasciato una lunga intervista.

Tra le altre cose, si è parlato di famiglia e della campagna #DGfamily lanciata qualche tempo fa dal loro marchio di moda. Ecco le affermazioni di Dolce: "Non abbiamo inventato mica noi la famiglia. (...) Tu nasci e hai un padre e una madre. O almeno dovrebbe essere così, per questo non mi convincono quelli che io chiamo i figli della chimica, i bambini sintetici. Uteri in affitto, semi scelti da un catalogo. E poi vai a spiegare a questi bambini chi è la madre. Ma lei accetterebbe di essere figlia della chimica? Procreare deve essere un atto d'amore". E più avanti, rispondendo alla domanda "Avreste voluto essere padri?", lo stesso Domenico Dolce ha risposto: "Sono gay, non posso avere un figlio. (...) La vita ha un suo percorso naturale, ci sono cose che non vanno modificate. E una di queste è la famiglia."

Tanto è bastato per scatenare contro i due stilisti e il loro brand gli attacchi della lobby gay. Alle purtroppo consuete accuse di discriminazione e omofobia (accusa, almeno quest'ultima, molto singolare per due omosessuali), portate avanti anche da Elton John, ha fatto seguito una vera e propria campagna di boicottaggio.

Vogliamo evitare un altro caso Barilla. Un anno e mezzo fa Guido Barilla, dopo aver dichiarato il proprio sostegno alla famiglia naturale ed aver subito un feroce attacco e una campagna di boicottaggio internazionale orchestrata dalle lobby gay, ha deciso di "chiedere scusa" e ha promesso una comunicazione aziendale gay-friendly.

Con questa petizione, vogliamo mostrare a Dolce e Gabbana il sostegno di tutti coloro che la pensano allo stesso modo in tema di matrimonio e famiglia e che non accettano aggressioni e gogne mediatiche per chi ha semplicemente espresso di non ritenere opportuni l'utero in affitto o la fecondazione artificiale.

E' importante che personaggi pubblici che si esprimono a favore della famiglia naturale, davanti ad attacchi dei media pro-gay, non si sentano soli e avvertano il sostegno e la solidarietà di chi condivide i loro valori.

Le firme, raccolte in tutto il mondo da CitizenGO, saranno consegnate personalmente ai due stilisti nella loro sede di Milano.


Elton John e Dolce e Gabbana: fine della tolleranza?

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#SupportDolceGabbana

Cari Domenico e Stefano,

scrivo per esprimervi il mio sostegno in occasione degli attacchi personali e della campagna di boicottaggio che state affrontando in questi giorni, dopo l'intervista rilasciata a Panorama.

Vi sono grato per la vostra campagna #DGfamily, che mostra tutta la bellezza della famiglia fondata sull'unione di un uomo e una donna. Grazie del coraggio con cui, nell'intervista e nella campagna pubblicitaria, vengono espresse posizioni e sensibilità così coraggiose: affermare la propria contrarietà a pratiche come l'utero in affitto o la fecondazione artificiale rappresenta un atto che va contro il "politicamente corretto", e di ciò bisogna darvi merito.

Nonostante le pressioni e i tentativi di boicottaggio, vi invito a non desistere. In passato, altri imprenditori, spaventati dalle conseguenze delle loro affermazioni in difesa della famiglia, hanno deciso di "chiedere scusa" ed allinearsi al pensiero dominante. Sono convinto che voi non lo farete, soprattutto perché nell'esprimere le proprie opinioni non c'è nulla di cui scusarsi.

Grazie di aver preso pubblicamente posizione a difesa e sostegno della famiglia naturale e in opposizione a pratiche tecnologiche di genitorialità (fecondazione eterologa, utero in affitto) sulle quali anch'io sono in disaccordo. La vostra testimonianza pubblica rappresenta un segnale di grande speranza.

[Il tuo nome]

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Cari Domenico e Stefano,

scrivo per esprimervi il mio sostegno in occasione degli attacchi personali e della campagna di boicottaggio che state affrontando in questi giorni, dopo l'intervista rilasciata a Panorama.

Vi sono grato per la vostra campagna #DGfamily, che mostra tutta la bellezza della famiglia fondata sull'unione di un uomo e una donna. Grazie del coraggio con cui, nell'intervista e nella campagna pubblicitaria, vengono espresse posizioni e sensibilità così coraggiose: affermare la propria contrarietà a pratiche come l'utero in affitto o la fecondazione artificiale rappresenta un atto che va contro il "politicamente corretto", e di ciò bisogna darvi merito.

Nonostante le pressioni e i tentativi di boicottaggio, vi invito a non desistere. In passato, altri imprenditori, spaventati dalle conseguenze delle loro affermazioni in difesa della famiglia, hanno deciso di "chiedere scusa" ed allinearsi al pensiero dominante. Sono convinto che voi non lo farete, soprattutto perché nell'esprimere le proprie opinioni non c'è nulla di cui scusarsi.

Grazie di aver preso pubblicamente posizione a difesa e sostegno della famiglia naturale e in opposizione a pratiche tecnologiche di genitorialità (fecondazione eterologa, utero in affitto) sulle quali anch'io sono in disaccordo. La vostra testimonianza pubblica rappresenta un segnale di grande speranza.

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