NO AL LAVAGGIO DEL CERVELLO
SIRACUSA: Stop Gender nelle scuole!
SIRACUSA: Stop Gender nelle scuole!
Le famiglie di Siracusa denunciano allarmate l'adesione del Comune alla rete nazionale "Educare alle differenze", il principale network italiano di associazioni femministe, lesbiche, gay, bisessuali e transessuali.
L'attività delle associazioni che danno vita a Educare alle differenze ha già suscitano numerose polemiche, soprattutto dopo uno degli ultimi meeting nazionali a Roma, le cui criticità sono state denunciate dai quotidiani Il Tempo e Il Giornale.
L'adesione della Città al progetto prevede lo stanziamento di fondi pubblici per finanziare l'attività delle associazioni promotrici in svariati contesti della pubblica amministrazione, e soprattutto, per quel che più ci sta a cuore:
per l’attivazione, all’interno delle scuole di competenza comunale, di corsi di aggiornamento professionali rivolti a educatrici/educatori e insegnanti di asili nido e scuole dell’infanzia, per promuovere l’inserimento di un approccio di genere nella pratica educativa, sia sotto il profilo teorico sia sotto il profilo operativo e didattico, per fornire strumenti e conoscenze in merito alla costruzione delle identità di genere e alla prevenzione delle discriminazioni culturali.
Di che si tratta? Dell'ideologia Gender più volte duramente denunciata anche da Papa Francesco, quando l'ha definita "uno sbaglio della mente umana", una "colonizzazione ideologica" che entra nelle scuole per imporre la propria dottrina come facevano i regimi totalitari del XX secolo.
Le associazioni aderenti alla rete Educare alle differenze, infatti, fanno propria l'idea per cui l'identità di genere di una persona è fluida e indipendente dal suo sesso biologico, maschile o femminile.
Si tratta di quell'ideologia che, ad esempio, ha portato Facebook, su richiesta dell'Arcigay, a moltiplicare le diverse identità sessuali che l'utente può scegliere al momento dell'iscrizione. Non più solo "uomo" o "donna", ma decine di altre "identità", come genderqueer, pangender, agender, bigender, transgender e via così...
Le stesse associazioni, quando svolgono i richiamati "corsi di aggiornamento professionali rivolti a educatrici/educatori e insegnanti di asili nido e scuole dell'infanzia", sono solite diffondere nelle scuole libri per spiegare ai bambini in tenera età come si possa nascere da "due mamme" e da "due papà": spiegano cioè ai nostri figli pratiche in Italia illegali come la fecondazione artificiale per lesbiche e l'utero in affitto.
Questo approccio, altamente ideologico, non può assolutamente essere la base su cui rieducare la mentalità dei figli dei siracusani, anche avendo come nobile e condivisibile fine la lotta alle discriminazioni.
Dire che ogni donna è femmina e ogni uomo è maschio... non è una discriminazione! È la pura e semplice verità.
E le famiglie di Siracusa hanno il diritto di insegnare la verità ai loro figli e alle loro figlie.
Che uomini e donne si nasce, non "si diventa".
FIRMA SUBITO PER CHIEDERE AL COMUNE DI SIRACUSA DI NON SPENDERE UN SOLO EURO PUBBLICO PER LA COLONIZZAZIONE IDEOLOGICA DEL GENDER NELLE SCUOLE!