Riforma del PEC: vogliamo il Consenso Informato Preventivo!

LIBERTÀ EDUCATIVA SUBITO!

 

Riforma del PEC: vogliamo il Consenso Informato Preventivo!

Riforma del PEC: vogliamo il Consenso Informato Preventivo!

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FIRMA SUBITO PER CHIEDERE AL MINISTRO FEDELI DI INSERIRE NEL NUOVO PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ TRA FAMIGLIA E SCUOLA IL CONSENSO INFORMATO PREVENTIVO CIRCA LE ATTIVITÀ SULL'EDUCAZIONE COSIDDETTA "DI GENERE". 

 

Mentre si chiude positivamente la Settimana per la Libertà di Educare che ha visto migliaiai di genitori italiani consegnare alle scuole dei propri figli  la richiesta di Consenso  Informato per chiedere di vedere riconosciuti i loro diritti e creare una vera alleanza  famiglia-scuola, ci giungono  gravissime notizie dal fronte Ministero dell'Istruzione.

Secondo indiscrezioni  provenienti dal Tavolo di lavoro incaricato di redigere il Nuovo PEC (Patto Educativo di Corresponsabilità) che regolerà, a livello nazionale, diritti e doveri nel rapporto tra le scuole e le famiglie, prendiamo atto che il nuovo Patto non contempla la formalizzazione del CONSENSO INFORMATO PREVENTIVO che i milioni di genitori del Family day stanno chiedendo a gran voce da più di  due anni.

Di consenso informato si è parlato molto, in alcuni casi addirittura come di un obiettivo che sarebbe stato finalmente raggiunto e non più messo in discussione. Anche le Linee Guida sull'educazione al rispetto appena emanate dal Miur lo citano, ma in modo troppo vago e non come impegno formale che la scuola si assume, nel rispetto della primaria responsabilità educativa dei genitori. Anzi, le linee guida richiamano testualmente il “consenso informato dei genitori secondo quanto previsto dal patto di corresponsabilità educativa scuola-famiglia”.

In pratica, il documento che si sta scrivendo a quel tavolo - se così approvato -  prevederebbe la possibilità di consenso informato ed esonero solo per le attività scolastiche pomeridiane dando per scontata l’adesione dei genitori a tutti i progetti svolti di mattina all’atto dell’iscrizione nella scuola e della sottoscrizione del Piano Triennale dell'Offerta Formativa.

Ma proprio a tale documento rimandano le linee guida “Educare al rispetto...”, per indicare la modalità attuativa del consenso informato, ovvero... per negarlo nello stesso momento in cui si finge, ipocritamente, di prevederlo. Ci domandiamo dove sia possibile ravvisare il “rispetto” in un tanto ben orchestrato rimando tra documenti che, di fatto, si configura come una vera e propria truffa politica ai danni delle famiglie!

Ancora più grave se si pensa alle rassicurazioni diffuse da tempo dal Minstro Fedeli in merito al voler riconoscere il primato educativo delle famiglie e dopo la pubblicazione di Linee Guida su temi delicatissimi come quelli del comma 16 della Buona Scuola, che presentano aspetti ancora gravemente ideologici per cui, in assenza di chiare garanzie per i genitori, sarebbe seriamente a rischio il pluralismo della scuola pubblica e la libertà educativa dei cittadini.

Per questo, ti chiediamo di firmare questa petizione e condividerla su WhatsApp e su tutti i tuoi social network (Facebook, Twitter...) per far sentire la nostra voce. Grazie. 

 

Giusy D'Amico

Non Si Tocca La Famiglia

Jacopo Coghe

Generazione Famiglia - La Manif Italia

Chiara Iannarelli

Comitato Articolo 26

Toni Brandi

ProVita Onlus

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Riforma PEC: chiedo il Consenso Informato Preventivo!

Alla c.a. 

Valeria Fedeli

Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

 

Egr. Ministro, apprendo dalle associazioni dei genitori e delle famiglie che la riforma del Patto Educativo di Corresponsabilità NON sta prevedendo nel modo più formale, chiaro e trasparente possibile la previsione del CONSENSO INFORMATO PREVENTIVO da richiedere alle famiglie per tutte le attività che incidano su temi delicati e sensibili come quelli connessi all'educazione sessuale, affettiva e "di genere" - anche e soprattutto svolti in orario scolastico.

Mi lasci ricordarLe che all'atto della sottoscrizione del PTOF, queste attività NON sono affatto presentate all'attenzione delle famiglie in modo così puntuale e trasparente da permettere alle stesse di prestare un vero e proprio consenso informato, ma semmai una sorta di assegno in bianco. Questo, data la delicatezza dei temi e in GRAVISSIMI ABUSI già accaduti nelle scuole negli anni scorsi, non può assolutamente essere tollerato. 

Pertanto, le chiedo di disporre che il Tavolo di lavoro implementi lo strumento del PEC con la chiara disposizione relativa al CONSENSO INFORMATO PREVENTIVO dei genitori per tutte le suddette attività anche quando svolte in orario scolastico. 

[Il tuo nome]

Riforma PEC: chiedo il Consenso Informato Preventivo!

Alla c.a. 

Valeria Fedeli

Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

 

Egr. Ministro, apprendo dalle associazioni dei genitori e delle famiglie che la riforma del Patto Educativo di Corresponsabilità NON sta prevedendo nel modo più formale, chiaro e trasparente possibile la previsione del CONSENSO INFORMATO PREVENTIVO da richiedere alle famiglie per tutte le attività che incidano su temi delicati e sensibili come quelli connessi all'educazione sessuale, affettiva e "di genere" - anche e soprattutto svolti in orario scolastico.

Mi lasci ricordarLe che all'atto della sottoscrizione del PTOF, queste attività NON sono affatto presentate all'attenzione delle famiglie in modo così puntuale e trasparente da permettere alle stesse di prestare un vero e proprio consenso informato, ma semmai una sorta di assegno in bianco. Questo, data la delicatezza dei temi e in GRAVISSIMI ABUSI già accaduti nelle scuole negli anni scorsi, non può assolutamente essere tollerato. 

Pertanto, le chiedo di disporre che il Tavolo di lavoro implementi lo strumento del PEC con la chiara disposizione relativa al CONSENSO INFORMATO PREVENTIVO dei genitori per tutte le suddette attività anche quando svolte in orario scolastico. 

[Il tuo nome]