Fuori il gender dalle scuole! Firma per impedire che "Carriera Alias" e asterischi entrino nelle scuole

FIRMA PER FERMARE L'AVANZATA DEL GENDER NELLE SCUOLE

 

Fuori il gender dalle scuole! Firma per impedire che "Carriera Alias" e asterischi entrino nelle scuole

Fuori il gender dalle scuole! Firma per impedire che "Carriera Alias" e asterischi entrino nelle scuole

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25.938 firmato. Raggiungiamo 50.000!

++AGGIORNAMENTO 24/02/2022++

Ci siamo recati al Ministero dell’Istruzione per incontrarci direttamente a nome dei firmatari con il sottosegretario Rossano Sasso.

Abbiamo consegnato direttamente nelle sue mani la tua firma e quelle di più di 20.000 cittadini attivi che hanno voluto alzare la voce assieme a CitizenGO per denunciare gli abusi didattico-educativi di matrice gender promossi in alcune scuole tramite l’approvazione illecita della “carriera alias” e l’inserimento in documenti ufficiali di "asterischi” e “schwa”con il fine di cancellare le desinenze maschili e femminili.

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L’ideologia gender del Ddl Zan sbattuto fuori dalla porta del Senato della Repubblica sta entrando comunque nelle scuole dalla finestra sotto la candida veste del “linguaggio inclusivo”!

Infatti, diverse scuole hanno aderito in maniera autonoma ad un regolamento che consentirà di utilizzare gli asterischi al posto delle desinenze personali maschili e femminili identificative del genere.

Non più studenti o studentesse ma “Student*”, non più ragazzo o ragazza, ma “Ragazz*”...

L'Accademia della Crusca, una delle più prestigiose istituzioni linguistiche dell'Italia e del mondo, ha preso una posizione netta in merito bocciando schwa, asterischi e genere neutro in quanto storpiature assurde della lingua italiana.

Oltremodo, in numerosi istituti italiani, è stata introdotta la così detta "Carriera Alias", che prevede di modificare il proprio nome di battesimo sul registro (un documento ufficiale!), in nome di una percezione soggettiva degli studenti che non si riconoscono nel proprio sesso biologico.

Un provvedimento illegale, ideologico e pericoloso che anziché difendere e tutelare l’identità dei ragazzi, l’annienta.

Illegale perché:

  • Nessuna norma, di fatto, legittima l’imposizione della carriera alias all’interno degli istituti scolastici (tantomeno l’asterisco, contro il quale si è espressa anche l’Accademia della Crusca);
  • Tale provvedimento rappresenta una forzatura che lede il patto di corresponsabilità educativo tra gli istituti scolastici e le famiglie, sancito nel d.P.R. 235/2007;
  • L'iniziativa è in contrasto con la Direttiva del Ministro per la Funzione pubblica dell’8 maggio 2002 “sulla semplificazione del linguaggio dei testi amministrativi” che esorta la Pubblica Amministrazione a evitare, nella redazione di qualsiasi atto, «effimeri fenomeni di moda».

Ideologico perché la fluidità di genere è un concetto fortemente discutibile, antiscientifico e per nulla condiviso (come ha ben dimostrato la discussione sul DDL Zan).

Pericoloso perché la carriera alias introduce non pochi rischi per quanto riguarda il condizionamento del processo fisiologico evolutivo di un bambino o adolescente.

L'introduzione della carriera alias sulla base del principio di “fluidità del genere” può generare un disastro educativo nei confronti di tutto il corpo scolastico, inducendo i ragazzi e bambini più fragili ad aumentare un'incertezza identitaria.

Intervieni subito! Firma la petizione per chiedere al Ministro dell'Istruzione di agire immediatamente nei confronti degli istituti che stanno introducendo illegalmente e in maniera surreale l'imposizione della neolingua gender nei documenti ufficiali dell'istituto.

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ADERISCONO ALL'INIZIATIVA:

Associazione Family Day - difendiamo i nostri figli

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Al Ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi; al vice Ministro, Rossano Sasso

Onorevoli,

come cittadini/genitori/educatori ci siamo allarmati dell'iniziativa promossa da alcuni istituti italiani rispetto all'introduzione di un regolamento che consentirà di utilizzare gli asterischi al posto delle desinenze personali maschili e femminili identificative del genere e della così detta "Carriera Alias".

Non solo si sta storpiando la lingua italiana in nome di un morboso e patologico attaccamento al politicamente corretto, ma si stanno bombardando i ragazzi, adolescenti ancora in fase di sviluppo, con una propaganda tossica e ideologica lesiva e pericolosa.

Inoltre, le problematiche che l'introduzione sistematica della "Carriera Alias" suscita, sono molteplici:

1. Nessuna norma, di fatto, legittima l’imposizione della carriera alias all’interno degli istituti scolastici (tantomeno l’asterisco, contro il quale si è espressa anche l’Accademia della Crusca);

2. Tale provvedimento rappresenta una forzatura che lede il patto di corresponsabilità educativo tra gli istituti scolastici e le famiglie, sancito nel d.P.R. 235/2007;

3. L'iniziativa è in contrasto con la Direttiva del Ministro per la Funzione pubblica dell’8 maggio 2002 “sulla semplificazione del linguaggio dei testi amministrativi” che esorta la Pubblica Amministrazione a evitare, nella redazione di qualsiasi atto, «effimeri fenomeni di moda».

4. L'introduzione senza basi effettive della carriera alias può ingenerare una patologizzazione sociale su tutto il corpo scolastico, inducendo i soggetti più fragili ad aumentare un'incertezza identitaria

5. Il concetto di "fluidità di genere" già affrontato nell'art. 1 del DDL ZAN (e che ha scatenato non poche divisioni di pensiero politico) è antiscientifico. Sottoporre giovani studenti a provvedimenti socialmente e scientificamente dubbi, li mette di fronte a pericolosi rischi educativi.

Chiediamo che il Ministro Bianchi intervenga immediatamente nei confronti delle scuole che stanno introducendo illegalmente e in maniera surreale l'imposizione della neolingua gender nei documenti ufficiali e la Carriera Alias nei loro istituti.

[Il tuo nome]

Al Ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi; al vice Ministro, Rossano Sasso

Onorevoli,

come cittadini/genitori/educatori ci siamo allarmati dell'iniziativa promossa da alcuni istituti italiani rispetto all'introduzione di un regolamento che consentirà di utilizzare gli asterischi al posto delle desinenze personali maschili e femminili identificative del genere e della così detta "Carriera Alias".

Non solo si sta storpiando la lingua italiana in nome di un morboso e patologico attaccamento al politicamente corretto, ma si stanno bombardando i ragazzi, adolescenti ancora in fase di sviluppo, con una propaganda tossica e ideologica lesiva e pericolosa.

Inoltre, le problematiche che l'introduzione sistematica della "Carriera Alias" suscita, sono molteplici:

1. Nessuna norma, di fatto, legittima l’imposizione della carriera alias all’interno degli istituti scolastici (tantomeno l’asterisco, contro il quale si è espressa anche l’Accademia della Crusca);

2. Tale provvedimento rappresenta una forzatura che lede il patto di corresponsabilità educativo tra gli istituti scolastici e le famiglie, sancito nel d.P.R. 235/2007;

3. L'iniziativa è in contrasto con la Direttiva del Ministro per la Funzione pubblica dell’8 maggio 2002 “sulla semplificazione del linguaggio dei testi amministrativi” che esorta la Pubblica Amministrazione a evitare, nella redazione di qualsiasi atto, «effimeri fenomeni di moda».

4. L'introduzione senza basi effettive della carriera alias può ingenerare una patologizzazione sociale su tutto il corpo scolastico, inducendo i soggetti più fragili ad aumentare un'incertezza identitaria

5. Il concetto di "fluidità di genere" già affrontato nell'art. 1 del DDL ZAN (e che ha scatenato non poche divisioni di pensiero politico) è antiscientifico. Sottoporre giovani studenti a provvedimenti socialmente e scientificamente dubbi, li mette di fronte a pericolosi rischi educativi.

Chiediamo che il Ministro Bianchi intervenga immediatamente nei confronti delle scuole che stanno introducendo illegalmente e in maniera surreale l'imposizione della neolingua gender nei documenti ufficiali e la Carriera Alias nei loro istituti.

[Il tuo nome]