LASCIATE VIVERE LA PICCOLA TAFIDA
Lasciate che Tafida venga in Italia! | FIRMA QUI
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Aggiornamento 03 - 10 - 2019
Vittoria! L'Alta Corte inglese ha riconosciuto il diritto di Tafida di cotinuare a vivere e di poter venire in Italia per essere curata! L'Ospedale ha inoltre rinunciato a fare ricorso. Grazie di cuore a tutti coloro che hanno sostenuto la campagna di CitizenGO per raggiungere questo meraviglioso obiettivo!
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Tafida Raqeeb è una bimba inglese di 5 anni in coma da quando, lo scorso febbraio, è stata colpita da una grave emorragia cerebrale che la tiene in uno stato di semocoscienza.
E' ricoverata al Royal London Hospital, dove ora i medici hanno comunicato alla famiglia l'intenzione di spegnere il respiratore che l'aiuta a restare in vita perché, dicono, morire è nel suo "miglior interesse".
La famiglia, però, chiede di poter trasferire la figlia all'Ospedale Gaslini di Genova, che si è già detto disponibile ad accoglierla per continuare ad assisterla con dignità, senza alcun accanimento terapeutico ma anche senza cedere a forme di eutanasia passiva.
Dopo una delicata operazione chirurgica al King's College Hospital, i dottori avevano informato i coniugi Raqeeb che la bimba era cerebralmente morta e che avrebbero dovuto iniziare a pensare al funerale. Test e analisi successive, tuttavia, hanno smentito la diagnosi di morte cerebrale, anche dato il fatto che la bimba dava segnali di reazione agli stimoli esterni.
I genitori di Tafida hanno dunque iniziato a raccogliere altri autorevoli pareri medici da numerosi chirurghi e specialisti. E' così che sono venuti a sapere che loro figlia era in coma profondo, da cui sembra stia anche dando segnali di risalita che necessitano però ancora di tempo per essere seriamente valutati.
A seguito dei test diagnostici iniziali, dopo l'operazione, il team medico ha incontrato i genitori più volte per suggerire vie di terminazione della vita della figlia, che loro hanno però sempre rifiutato. Nei mesi successivi la piccola Tafida ha iniziato a dare leggeri segnali di ripresa, come l'apertura degli occhi e il movimento delle labbra.
Tafida è stata dunque trasferita al Royal London Hospital, dove si trova tuttora, dove le è stata praticata una tracheotomia con l'informazione ai genitori che avrebbe potuto continuare ad essere accudita a casa sua. Nei mesi successivi la piccola ha dovuto affrontare una serie di complicazioni, con continue comunicazioni da parte dei medici sulla sua morte imminente, ma Tafida ha sempre combattuto ed è sempre riuscita a ristabilizzarsi.
A fine giugno i genitori di Tafida sono stati informati in un colloquio di mezzora che il team medico del Royal London Hospice aveva definitivamente deciso di mettere fine alla vita di Tafida sospendendo i sostegni vitali di base, e che se loro si fossero opposti avrebbero dovuto agire con un ricorso in Tribunale. Ed è così che è iniziata la battaglia legale.
L'Ospedale Gaslini di Genova ha dichiarato la sua disponibilità a prendere in carico la cura e l'assistenza di Tafida e della sua famiglia, comunicando l'impossibilità di staccare la respirazione artificiale della bambina dal momento che non si può dichiarare lo stato di morte cerebrale. Anche il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, si è ufficialmente espresso schierando l'amministrazione accanto all'Ospedale per favorire l'arrivo di Tafida in Italia.
Pertanto, chiediamo a tutte le istituzioni e autorità coinvolte di rispettare il diritto dei genitori di Tafida di scegliere in libertà a quale piano di cure e sostegno sanitario affidare il miglior interesse della loro figlia, astenendosi dal mettere in pratica forme di invasione statale nella vita privata di una famiglia degne solo del peggior regime autoritario.