Stop Eutanasia in Italia! #NoDAT

I MALATI SI CURANO NON SI UCCIDONO

 

Stop Eutanasia in Italia! #NoDAT

Stop Eutanasia in Italia! #NoDAT

050.000
  32.142
 
32.142 firmato. Raggiungiamo 50.000!

NO a suicidio assistito ed eutanasia omissiva nelle strutture del Servizio Sanitario Nazionale.

SI a tener nel giusto conto le volontà del paziente, garantendogli sempre il miglior accompagnamento.
_______________________________________________

Per la vita dei malati e dei disabili gravi...
Per la libertà di coscienza del medico...
Per l’alleanza medico-paziente...

Rompere il muro del silenzio: abbiamo pochi giorni!

STOP EUTANASIA IN ITALIA

Per fermare l’introduzione in Italia dell’eutanasia da sottrazione di cure.

Il testo unico su consenso informato, pianificazione delle cure e dichiarazioni anticipate di trattamento, all’esame del Senato della Repubblica, se approvato nella sua forma attuale, produrrà un’autentica rivoluzione.

  1. La vita diverrà un bene disponibile. 
  2. Sarà rotto il patto ippocratico e il medico sarà chiamato a interrompere sostegni vitali.
  3. Dovrà essere depenalizzato il reato di omicidio del consenziente, per i medici che togliessero la cannula con cui un paziente viene nutrito. 
  4. Alla tutela costituzionale della salute e della vita, intese come patrimonio della comunità, si sostituirà la concezione individualista dell’autodeterminazione assoluta.

Tutto ruota attorno a questo principio, diventato un autentico dogma, anche quando la decisione fosse assunta con l’obiettivo di affrettare la morte del soggetto. È quanto succederebbe inevitabilmente con la sospensione dell’idratazione e nutrizione assistite.

Nello schema ideologico dei sostenitori del progetto di legge, idratazione e nutrizione assistite sono equiparate a terapie, che possono essere sempre rifiutate o sospese, mentre l’eutanasia omissiva (da sospensione dei sostegni vitali) non esiste. Se per eutanasia deve intendersi “qualunque azione od omissione che per sua natura e nelle intenzioni è finalizzata ad affrettare la morte del paziente”, sono l’inevitabilità dell’esito mortale e l’intenzione di affrettare la morte a qualificare la legalizzazione della sospensione di idratazione e nutrizione come l’introduzione nell’ordinamento italiano dell’eutanasia omissiva. In questa triste pratica si troverebbe coinvolto il Sistema sanitario, anche su paziente non in fase terminale.

La facoltà di decidere la sospensione delle cure e dei sostegni vitali anche al legale rappresentante di soggetti minori o incapaci rischia di affidare la vita di persone fragili nelle mani di chi potrebbe desiderarne la morte per ragioni d’interesse o per sottrarsi al carico dell’assistenza.

Nella sua attuale formulazione, il testo unico in discussione prevede la trasformazione del medico da professionista responsabile e coscienzioso a esecutore cieco, senza lasciargli nemmeno la possibilità di rifiutarsi di collaborare per affrettare la morte del paziente. Non è prevista, infatti, al momento alcuna forma di obiezione di coscienza e il carattere vincolante delle DAT è sottolineato parlando di “disposizioni”.

Infine, mentre ci si affanna a garantire autonomia di decisione anche per scelte che potrebbero condurre a morte, non ci si premura di verificare se le scelte contenute nelle Dat siano davvero consapevoli e libere da condizionamenti.

I malati chiedono accompagnamento e solidarietà, non di essere lasciati morire in base a protocolli burocratici.
Aderisci subito all’iniziativa lanciata dal Movimento per la Vita Italiano.

Firma anche tu la petizione per chiedere al Parlamento di fermarsi subito!

Prima che sia troppo tardi.

Questa petizione è promossa da:

MpV - Movimento per la Vita Italiano

Aderiscono: 

Associazione Nazionale Famiglie Numerose 

Comitato Difendiamo i Nostri Figli

Generazione Famiglia - La Manif Italia

050.000
  32.142
 
32.142 firmato. Raggiungiamo 50.000!

Completa la tua firma

Firma subito questa petizione!

 
Please enter your email
Please enter your first name
Please enter your last name
Please enter your country
Please enter your zip code
Per firmare seleziona una voce:
We process your information in accordance with our Privacy Policy and Terms of Service

Non apriamo la porta all'Eutanasia


Destinatario: Matteo Renzi

Segretario del Partito Democratico

e p.c. 

Sen. Luigi Zanda, Presidente dei Senatori del Partito Democratico

Sen. Giovanni Endrizzi, Presidente dei Senatori del Movimento 5 Stelle

 

Signor Segretario, 

Il disegno di legge sul cosiddetto "testamento biologico" in discussione in questi giorni al Senato, che sarebbe più onesto chiamare "testamento eutanasico", provoca uno stravolgimento totale dei principi fondamentali dell’ordinamento italiano in materia sanitaria, introducendo di fatto il suicidio assistito e l’eutanasia (per ora) omissiva all’interno delle strutture del Servizio Sanitario Nazionale.

Ritengo gravissima la sua personale scelta, in qualità di Segretario del partito di maggioranza relativa, di imporre al Parlamento la discussione e l'approvazione a tutti i costi di una legge così divisiva e dalle conseguenze così gravi proprio negli ultimissimi giorni di una legislatura politicamente ormai già conclusa. 

Le chiedo pertanto di rivedere con urgenza la sua decisione e di chiedere al suo Partito di sospendere questo tentativo ideologico e sconsiderato. 

Stia pur certo che io e milioni di altri cittadini italiani alle prossime elezioni politiche ci ricorderemo di chi avrà consentito all'Eutanasia di mettere il suo primo piede "legale" in Italia.


[Il tuo nome]

Non apriamo la porta all'Eutanasia


Destinatario: Matteo Renzi

Segretario del Partito Democratico

e p.c. 

Sen. Luigi Zanda, Presidente dei Senatori del Partito Democratico

Sen. Giovanni Endrizzi, Presidente dei Senatori del Movimento 5 Stelle

 

Signor Segretario, 

Il disegno di legge sul cosiddetto "testamento biologico" in discussione in questi giorni al Senato, che sarebbe più onesto chiamare "testamento eutanasico", provoca uno stravolgimento totale dei principi fondamentali dell’ordinamento italiano in materia sanitaria, introducendo di fatto il suicidio assistito e l’eutanasia (per ora) omissiva all’interno delle strutture del Servizio Sanitario Nazionale.

Ritengo gravissima la sua personale scelta, in qualità di Segretario del partito di maggioranza relativa, di imporre al Parlamento la discussione e l'approvazione a tutti i costi di una legge così divisiva e dalle conseguenze così gravi proprio negli ultimissimi giorni di una legislatura politicamente ormai già conclusa. 

Le chiedo pertanto di rivedere con urgenza la sua decisione e di chiedere al suo Partito di sospendere questo tentativo ideologico e sconsiderato. 

Stia pur certo che io e milioni di altri cittadini italiani alle prossime elezioni politiche ci ricorderemo di chi avrà consentito all'Eutanasia di mettere il suo primo piede "legale" in Italia.


[Il tuo nome]