No alla propaganda LGBTQ a Sanremo 2022! Firma per impedirne la strumentalizzazione

No alla strumentalizzazione LGBTQ e gender del Festival di Sanremo 2022

 

No alla propaganda LGBTQ a Sanremo 2022! Firma per impedirne la strumentalizzazione

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No alla propaganda LGBTQ a Sanremo 2022! Firma per impedirne la strumentalizzazione

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Il festival di Sanremo si avvicina, e con esso anche il rischio che venga strumentalizzato ancora una volta per promuovere l’agenda gender e LGBTQ. 

Infatti, la RAI ha annunciato che una delle cinque primedonne che saliranno sul palco dell’Ariston per ciascuna delle cinque serate sarà… un uomo, Drusilla Foer, ovvero un personaggio drag queen interpretato da Gialuca Gori.

Non è la prima volta che il Festival di Sanremo rischia di trasformarsi in un momento di provocazione verso i cristiani e in un palco di propaganda ideologica LGBTQ rivolta ai più giovani e alle famiglie.

Basti ricordare l’ospitata del drag queen barbuto Conchita Wurst nel 2015; l’inscenata LGBTQ del Sanremo “rainbow” nel 2016, dove i cantanti furono costretti a sostenere il DDL Cirinnà sulle unioni civili; i baci gay di Achille Lauro, fino alla penosa e blasfema performance di Fiorello con la corona di spine o del Gay Messiah di Rufus Wainwright nel 2014…

Anche quest’anno il rischio è altissimo.

Gianluca Gori è un attore performer che sta avendo un discreto successo sul web grazie al suo talento e al personaggio drag queen di Drusilla Foer, un’anziana signora aristocratica, eccentrica e raffinata. Ma Gori ha spesso usato il personaggio di Drusilla per promuovere le istanze dell’agenda della lobby LGBTQ.

Gori sta facendo successo non solo grazie alla sua bravura, ma anche per aver utilizzato il suo personaggio di Drusilla sul web per promuovere matrimoni e adozioni gay e per aver sostenuto il famigerato DDL Zan, una delle leggi più liberticide con cui la lobby LGBTQ avrebbe voluto imbavagliare CitizenGO e tutti coloro che non si piegano al diktat arcobaleno.

Non chiediamo di censurare nessuno. Chi vedrà il Festival giudicherà da sé le doti artistiche di Gori, in tutta libertà. Chiediamo però che i cantanti facciano i cantanti, i presentatori siano presentatori, evitando qualsiasi strumentalizzazione del festival da parte della propaganda LGBTQ.

Abbiamo poco tempo per fare in modo che il Festival torni ad essere di tutti.

Per favore, non permettere che la lobby LGBTQ se ne impossessi di nuovo, aiutaci in questa importante battaglia. Riappropriamoci del festival di Sanremo!

FIRMA SUBITO la petizione per chiedere all’amministratore delegato della RAI , Carlo Fuortes, di non permettere che il Festival di Sanremo (il festival di tutti) venga trasformato nell’ennesimo palcoscenico di propaganda gender e LGBTQ.

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All'attenzione dell'amministratore delgato della RAI, Carlo Fuortes

Abbiamo saputo che quest'anno la RAI ha deciso di ospitare come co-conduttore al festival di Sanremo l'attore Gianluca Gori, noto per la sua interpretazione "en travesti" di Drusilla Foer.

Sappiamo che Gori, oltre ad essere un bravo attore, è anche legato al mondo dell'attivismo LGBTQ.

Non è la prima volta che il Festival di Sanremo rischia di trasformarsi in un momento di provocazione verso i cristiani e in un palco di propaganda ideologica LGBTQ rivolta ai più giovani e alle famiglie.

Come cittadino di un paese libero non pretendo che venga censurare nessuno, ma le chiedo solamente di non permettere che si usi il palco dell'Ariston per promuovere propaganda ideologica a spese di noi contribuenti, delle famiglie e dei bambini.

Chiediamo alla RAI che si adoperi immediatamente affinché il Festival di Sanremo non venga strumentalizzato per promuovere becera propaganda gender e LGBTQ. Che il festivalsia il festival dell'arte e della musica, sia il festival di tutti. Non strumentalizzatelo!

Cordialmente.

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All'attenzione dell'amministratore delgato della RAI, Carlo Fuortes

Abbiamo saputo che quest'anno la RAI ha deciso di ospitare come co-conduttore al festival di Sanremo l'attore Gianluca Gori, noto per la sua interpretazione "en travesti" di Drusilla Foer.

Sappiamo che Gori, oltre ad essere un bravo attore, è anche legato al mondo dell'attivismo LGBTQ.

Non è la prima volta che il Festival di Sanremo rischia di trasformarsi in un momento di provocazione verso i cristiani e in un palco di propaganda ideologica LGBTQ rivolta ai più giovani e alle famiglie.

Come cittadino di un paese libero non pretendo che venga censurare nessuno, ma le chiedo solamente di non permettere che si usi il palco dell'Ariston per promuovere propaganda ideologica a spese di noi contribuenti, delle famiglie e dei bambini.

Chiediamo alla RAI che si adoperi immediatamente affinché il Festival di Sanremo non venga strumentalizzato per promuovere becera propaganda gender e LGBTQ. Che il festivalsia il festival dell'arte e della musica, sia il festival di tutti. Non strumentalizzatelo!

Cordialmente.

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