LA VERA LAICITÀ RISPETTA LE TRADIZIONI
Palermo: revocate la circolare illegittima
Palermo: revocate la circolare illegittima
+++ AGGIORNAMENTO +++
Lunedì 27 - 11 - 2017
Dopo il lancio di questa petizione popolare, che ha raccolto in poche ore quasi 10.000 firme, il Ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli si è finalmente espressa sul grave caso del Preside che a Palermo ha bandito dalla sua scuola ogni immagine sacra e persino la foto di Papa Francesco, impedendo inoltre a quei bambini che lo volevano di recitare delle preghierine prima di mangiare.
Il Ministro Fedeli ha ammesso che il Preside, riferendosi alla Nota del Ministero del 2009, "ha attuato il documento in modo improprio", peraltro senza comunque coinvolgere i genitori in questa grave scelta, violando così il fondamentale rapporto di fiducia tra scuola e famiglia.
Se il Preside "ha attuato in modo improprio" quella Nota, allora la circolare è illegittima, e dev'essere immediatamente revocata, come CitizenGO ha da subito sostenuto e richiesto. Il Ministro Fedeli prenda subito provvedimenti conseguenti.
Per favore, firma subito la petizione qui sotto e otteniamo il risultato!
NON CANCELLIAMO QUELLE POCHE BUONE TRADIZIONI CHE ANCORA CONSEGNAMO AI NOSTRI FIGLI
FIRMA E CONDIVIDI LA PETIZIONE PER CHIEDERE CHE SIA IMMEDIATAMENTE RITIRATA LA CIRCOLARE CHE BANDISCE DA UNA SCUOLA ELEMENTARE DI PALERMO LE IMMAGINI SACRE E LE PREGHIERINE DEI BAMBINI PRIMA DI MANGIARE, CONTRO IL PARERE DEGLI INSEGNANTI E DEI GENITORI DEGLI ALUNNI.
Una statuetta della Madonna, la foto di San Giovanni Paolo II, l'usanza di intonare una canconcina religiosa prima della merenda.
Il Preside della scuola elementare "Ragusa Moleti" di Palermo, il professor Nicolò La Rocca, ha emanato nei giorni scorsi una circolare per debellare questi elementi di semplice devozione e tradizione popolare. Le immagini sacre sono addirittura state riposte nei bagni, al limite della blasfemia.
E così, sono state asportate tutte le immagini sacre, ed è stato imposto agli insegnanti di impedire ai bambini di fare le loro solite preghierine prima di mangiare e persino durante l'ora di Religione!
Una furia laicista degna del terrore giacobino, che oltre ad aver intristito i bambini dell'istituto, ha ricevuto immediatamente le durissime critiche di molta parte del corpo docenti e soprattutto dei genitori, del tutto esclusi da qualsiasi processo decisionale in merito a questa mossa ideologica.
Tanto che il giorno dopo la diffusione della circolare, i genitori hanno fatto entrare i loro figli nella scuola con tanto di Rosario al collo.
Il Preside La Rocca dice di aver agito dopo alcune pubbliche proteste, e di aver preso il provvedimento sulla base del parere dell'Avvocatura dello Stato dell'8-01-2009 allegato alla Nota del Gabinetto del Ministero dell'Istruzione del 20-01-2009, secondo cui non è ammessa in orario scolastico la celebrazione di atti di culto, riti o funzioni religiose.
Ma come si può realmente considerare l'esposizione della foto di San Giovanni Paolo II o della Madonna qualcosa che rientri in questi ambiti così specifici?
Recitare una preghierina cantata prima di mangiare è un "atto di culto"? Veramente non si riconosce la differenza che passa tra semplici elementi di tradizione e devozione popolare e, ad esempio, celebrare dei Sacramenti o altre funzioni, che certamente non possono avvenire in orario scolastico (e infatti non avvengono)?
Che cosa c'entra citare la laicità dello Stato? Laicità significa etimologicamente "ciò che è proprio del popolo"; e cosa è proprio del popolo più delle sue usanze e delle sue più genuine e condivise abitudini?
Chiediamo al Direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia, il dottor Marco Anello, di fornire quanto prima la corretta interpretazione di buon senso delle indicazioni del MIUR, che nel caso concreto non possono essere considerate violate da un semplice segno della croce, e men che meno dal dolce volto di San Giovanni Paolo II.
Non togliamo a una gioventù già molto carente quei pochi SEGNI a cui ancora può aggrapparsi.