Richiesta urgente al Ministro degli Esteri Luigi Di Maio
Poniamo fine alla persecuzione religiosa in Cina
Poniamo fine alla persecuzione religiosa in Cina
Le autorità locali cinesi stanno facendo pressione sui destinatari degli aiuti economici sociali dello stato affinché rimuovano i simboli cristiani - come i crocifissi o le immagini di Cristo - dalle loro case. Viene imposto loro l'immediata sostituzione con i ritratti di Mao Zedong e Xi Jinping.
In alcuni casi, viene persino chiesto loro di firmare una dichiarazione in cui rinunciano esplicitamente alla loro fede cristiana.
Se non lo fanno, rischiano di perdere i benefici che ricevono, dai quali spesso dipendono.
Perché in Cina una cosa del genere non avviene senza istruzioni dall'alto o almeno non senza l'approvazione delle massime autorità.
Il partito comunista cinese non tollera che i cristiani cinesi abbiano un Dio che considerano superiore allo Stato. Il partito conta molto sull'identità culturale cinese per rimanere al potere, opprimendo tutto ciò che può minacciare la sua autorità e negando libertà e diritti umani fondamentali, quali l'espressione religiosa.
La Cina è economicamente dipendente dalle importazioni e dalle esportazioni e dall'accesso ai mercati finanziari globali. Quindi sanzioni economiche mirate possono danneggiare molto il governo cinese.
Chiediamo quindi al Ministero degli Affari Esteri di cooperare con gli altri Paesi e di elaborare un pacchetto di sanzioni che saranno revocate solo quando il governo cinese smetterà di perseguitare religiosamente i propri cittadini.
FIRMA SUBITO la petizione in sostegno dei Cristiani perseguitati in Cina.