STOP INQUISIZIONE LGBT
LIBERTÀ DI PENSIERO E PAROLA PER GIANCARLO RICCI
LIBERTÀ DI PENSIERO E PAROLA PER GIANCARLO RICCI

Il prossimo 6 luglio 2017 lo stimato psicologo e psicoterapeuta dott. Giancarlo Ricci dovrà presentarsi davanti alla commissione disciplinare dell’Ordine Psicologi Lombardia a seguito di una denuncia di alcuni psicologi attivisti LGBTQ.
Le sue colpe?
Aver pronunciato frasi ritenute omofobe e discriminanti durante la puntata del 21 gennaio 2016 della trasmissione televisiva “Dalla vostra parte” su Rete4.
Le frasi omofobe sarebbero, testualmente, le seguenti:
- “quello che è stato detto su Nicolosi è del tutto arbitrario”
- “la funzione di padre di madre è essenziale e costitutiva del percorso di crescita”
- “l’ideologia gender è questo sistema composto da vari assemblaggi relativi ad una certa concezione della sessualità secondo cui tutto è permesso, tutto è possibile, e secondo cui l'omosessualità viene equiparata a una sessualità naturale, all’eterosessualità… in termini psichici non è affatto così”.
Secondo le accuse, tali frasi avrebbero violato il codice deontologico e il dott. Ricci dovrebbe esser condannato con pene che vanno dalla censura alla sospensione dell’esercizio della professione
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per aver posto in essere un comportamento contrario al decoro, alla dignità e al corretto esercizio della professione
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per non essersi dimostrato socialmente responsabile delle proprie affermazioni
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per aver operato discriminazioni tra soggetti in base al loro orientamento sessuale;
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per aver utilizzato metodi, o comunque, avere collaborato ad iniziative lesive della dignità e del rispetto delle persone omosessuali;
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per non aver mantenuto un livello adeguato di preparazione e aggiornamento professionale con riguardo ai settori in cui opera e non avere riconosciuti i limiti della propria competenza.
È vergognoso che una semplice manifestazione del libero pensiero, oltretutto con toni sereni e motivati, divenga oggetto di un procedimento disciplinare a seguito di un esposto di parte che avrebbe dovuto essere immediatamente archiviato.
Insieme al dott. Ricci vengono trascinati davanti ai consigli disciplinari e ai tribunali di tutta Italia psicologi, insegnanti, avvocati e altri professionisti che osino alzare la voce contro l’ideologia Gender e il mainstream del pensiero unico, imposto anche in ambito scientifico con metodi che di scientifico non hanno nulla…
Uno stato democratico non può permettere che accadano abusi simili, ma deve tutelare il libero dibattito e la libera ricerca scientifica, oltre alla libertà di insegnamento.
Vi invitiamo pertanto a sottoscrivere questa petizione, indirizzata al Ministro della salute, da cui dipendono le professioni sanitarie ivi compresa quella degli psicologi, per chiedere il rispetto della libertà.
Visita il Blog nato per sostenere il dott. Ricci
Potete trovare qui il link alla trasmissione incriminata:
http://www.video.mediaset.it/video/dallavostraparte/full/giovedi-‐21-‐gennaio_589199.html
Firma subito questa petizione!
Il Ministero della Salute tuteli i diritti costituzionali del dottor Ricci